
Commercio locale, il cuore pulsante delle nostre città: servono incentivi e spazi per rilanciarlo.
- Staff Pietro Sessa
- 31 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Il commercio di prossimità è da sempre la linfa vitale dei nostri centri urbani: non solo crea economia e occupazione, ma mantiene vivi i quartieri, favorisce la socialità e rafforza il legame tra cittadini e territorio. Oggi però, tra caro affitti, concorrenza digitale e difficoltà economiche, molti esercizi rischiano di abbassare le saracinesche.
È tempo di interventi concreti e mirati per rilanciare il commercio locale e restituirgli centralità.
Come?
- Incentivi economici per le nuove aperture e per chi investe in attività di vicinato;
- Sgravi fiscali e contributi per ammodernamento, digitalizzazione e riqualificazione degli spazi commerciali;
- Snellimento delle procedure amministrative per chi vuole fare impresa, soprattutto giovani e donne;
- Occupazione del suolo pubblico agevolata per favorire l’apertura verso l’esterno: dehors, esposizioni temporanee, eventi promozionali.
L’obiettivo è trasformare strade e piazze in spazi vivi, attrattivi e dinamici, capaci di valorizzare l’identità commerciale del territorio e rilanciare l’economia locale.
Sostenere il commercio significa investire sul lavoro, sulla comunità e sulla qualità della vita urbana.
Una Regione attenta deve essere alleata di chi, ogni giorno, apre bottega e resiste. Perché il futuro delle nostre città passa anche da lì.



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